Gli effetti negativi dei mass-media

Gli effetti negativi dei mass-media

Nell’età contemporanea i mezzi di comunicazione di massa hanno imposto la loro presenza nella società. Sono parte del nostro sistema di vita. Essi trasmettono e diffondono, presso un pubblico molto vasto notizie, informazioni, conoscenze , proposte, orientamenti, messaggi. Sono prodotti propri della civiltà tecnologica, espressione con la quale viene definita la nostra epoca. Oggi siamo bombardati da messaggi di ogni genere: proposte, manifesti, canzoni, giornali e riviste per tutti i gusti e tutte le occasioni. Messaggi che ci inseguono anche se non li cerchiamo, suggeriti da canali che ci raggiungono ovunque e in ogni momento, che ci portano in casa di tutto, anche nell’istante stesso in cui un evento accade. La comunicazione di massa è accessibile a tutti eppure, se la lettura dell’immagine audiovisiva sembra facile ed immediata, difficile è mantenere un distacco critico: l’immagine tende a confondersi con la realtà.

È difficile sottrarsi alla capacità di condizionamento del mezzo, anche perché è più arduo rendersene conto. I mass-media hanno certamente dato un indispensabile contributo allo sviluppo della società moderna, tuttavia essi producono anche degli effetti negativi che non possono passare sotto silenzio. Le comunicazioni di massa rispondono a bisogni profondi della società attuale e tuttavia sovente li si accusa di manipolare la coscienza, di plagiare gli individui di scarsa capacità di reazione. Televisione, radio, giornali, riviste e cinema influenzano la nostra vita, imponendo le novità, le mode e provocando così un nostro costante adattamento a un tipo di sviluppo della società e delle idee da noi prescelto.

Essi operano in modo subdolo una vera e propria aggressione nei confronti della nostra coscienza della nostra capacità di libera scelta e perfino della nostra privacy. Solo il possesso di un corretto spirito critico, ci mette al sicuro dal rischio della manipolazione. La pubblicità commerciale e la propaganda ideologica agiscono in modo diverso ma utilizzano gli stessi principi e gli stessi strumenti e si configurano come una specie di gioco di destrezza intellettuale, di illusionismo. La velocità dell’informazione e la complessità dei linguaggi, dunque, sono delle tecniche che consentono di aggirare l’ostacolo della capacità critica del singolo. I mass-media , rivolgendosi a un pubblico anonimo, calibrano i messaggi sia deformando i significati originali dei loro contenuti, sia cancellando le tradizioni culturali dei vari gruppi etnici, i quali non possono esprimere le loro esigenze spontanee e devono subire ciò che viene loro proposto. Inoltre i mass-media tendono a confezionare prodotti culturali che non stimolano la riflessione critica, ma solo l’emozione sensoriale. La mancanza di prospettive critiche e di gerarchie di valore, finisce per porre sullo stesso piano, nelle pagine dei rotocalchi, scienziati, artisti ed esponenti della modernità fornendo una visione  passiva e spettacolare della vita.

Per quanto riguarda la stampa, oggi esistono migliaia di giornali: quotidiani, settimanali e mensili. Non a caso quello dei giornalisti è stato chiamato “ quarto potere” per la sua capacità di influenzare l’opinione pubblica. È vero che il lettore ha la possibilità di scegliere tra le notizie che gli vengono fornite quelle che gli sembrano più obiettive. Spesso però il giornalista nel fornire le notizie ne offre al tempo stesso l’interpretazione e il commento, stravolgendo abilmente i fatti e influenzando così l’opinione pubblica. Per quanto concerne la televisione, poi, il potere che essa esercita sulla gente è un fenomeno che ha fatto sempre discutere e che è diventato tra i mass-media, lo strumento più potente poiché provoca una forte assuefazione negli individui e si presta meglio di qualunque altro mezzo per la manipolazione delle menti più indifese. Il piccolo schermo dunque è solo apparentemente inoffensivo: la sua capacità di plagiare le coscienze, dar vita a miti, rendere popolare la violenza attraverso le notizie e le immagini crude sulla guerra e sui delitti, reclamizzare film e prodotti è impareggiabile. Anche il cinema ha una grande forza di suggestione che porta gli spettatori ad immedesimarsi nei personaggi dei film ed imitarne gesti ed espressioni di linguaggio e costumi. Di qui la fondamentale importanza che i messaggi lanciati siano moralmente accettabili e socialmente positivi. Purtroppo non è sempre così  e questi mezzi di comunicazione di massa talvolta si rivelano dei                 “ persuasori occulti” che plagiano le grandi masse diffondendo idee, ideologie e atteggiamenti che tendono ad informare la cultura e a produrre “ modelli umani eterogenei” ossia intelletti pigri che si appagano dei beni di consumo offerti dalla società del benessere materiale.

Valentina Corrente

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